i raccordi parabolici nelle curve

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E656BB
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i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da E656BB »

Ciao colleghi! :lol:
Negli altri topics ho trovato molte info sui raggi di curvatura utilizzati, reali e non, su sopraelevazione della rotaia esterna, velocità  max consentita in curva con rispettive formule di calcolo, ma non ho trovato info su come viene calcolato il raccordo parabolico tra i tratti curvi e rettilinei.
Ovvero, quel tratto di linea che dal rettilineo, in maniera progressiva e con raggio di curvatura in continua riduzione, introduce alla curva con il suo raggio di curvatura fisso e prestabilito.

:?: Come si progetta e si realizza nelle ferrovie reali questo raccordo parabolico? E quindi, gli stessi procedimenti, si possono applicare anche alla ferrovia modello? Suppongo di si, almeno nella teoria… :!:
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Danilo Leone
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da Danilo Leone »

Il raccordo parabolico più dato dalla relazione (parabola cubica):

y=(x^3)/6RL

Dove:
R più il raggio della curva;
ed
L la lunghezza del raccordo, calcolata sulla base della sopraelevazione finale e della pendenza che si vuole imporre alla rotaia sopraelevata (2,0 ‰ per velocità  fino a 75 Km/h; 1,5 ‰ per velocità  fino a 100 Km/h; 1,0 ‰ per velocità  superiori a 100 Km/h.)
Nel modellismo più possibile, ovviamente, utilizzare una formula analoga.. solo che credo sia più pratico fissare lo sviluppo del raccordo arbitrariamente o meglio rendendolo funzionale solo alla sopraelevazione massima (mantenendo, comunque, una pendenza non eccessiva ma senza vincolarlo alla "teorica" velocità  massima)
per esempio con una pendenza del 2,0 ‰ per raggiungere una sopraelevazione di 2 mm (che in scala, se imposti sull'esterno della traversina, invece che sotto la rotaia, corrispondono ai 16 cm reali) si avrà  uno sviluppo di 1,00 m... se si sale al 3,0 ‰ saranno sufficienti circa 66,00 cm .. ecc

Spero di non aver confuso le idee .. :lol: :lol: :lol:
Danilo Leone
Giacomo Rossi
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da Giacomo Rossi »

Applicare la realtà  in scala più abbastanza complicato per via dello spazio a disposizione e per le misure molto piccole. Anche 1/2 di millimetro può rovinare il lavoro...
Nal mio costruendo plastico, anche per la mancaza di un "compasso gigante" ho fatto tutto a occhio, utilizzando 4 carrozze Z1 poste sul binario.
La cosa importante più l'inserimento in curva e l'inizio della sopraelevazione che, se non si fanno tante prove, risulterebbe, a causa del poco spazio, troppo violenta con effetto antiestetico sulle carrozze. Inoltre se si utilizzano carri lunghi a 2 assi (tipo hibllns o simili) si rischia, se la sopraelevazione più "violenta", di far deragliare il treno perchè nel passaggio da "piano" a "parabolico" non tutte le ruote si appoggiano sulla rotaia. Nel mio topic "il mio plastico" c'è qualche foto...
Andrea Chiapponi
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da Andrea Chiapponi »

Anche il grande LePlat usava l'occhiometro!

Nella serie di articoli su Loco Revue dedicati al plastico di Ferbach (quello "grande"), il Maestro raccomandava espressamente di lavorare ad occhio; sosteneva che ciò che risulta gradevole, quasi sempre più funzionale - infatti gli articoli erano titolati "modelisme d' atmosphère".

Saluti,
Andrea Chiapponi - Gruppo "G. Capelleti"
Roberto Pellicone
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da Roberto Pellicone »

Non credo che, per i contachiodi, sia tanto semplice riprodurre un raccordo parabolico: sui disegni reali , l'ascesa della rotaia esterna sul piano orizzontale, viene calcolata in parti millesimali fino al max di sopraelevazione di cm 16....per cui...mettetevi l'anima in pace e , come suggerito in precedenza, fate ad occhio.
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E656BB
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da E656BB »

grazie per le vostre risposte, molto esaudienti. :wink:
La mia questione, oltre che per l'aspetto puramente informativo, era rivolta per la progettazione del prossimo plastico, che dovrebbe presentare due curve alle estremità  con raggi piuttosto ampi. A seconda dell'impostazione dei raccordi, verranno determinate anche le curve e il tratto rettilineo intermedio, oltre ad altri dettagli.

Nel mio primo plastico, che presentava una curva ampia all'uscita, anche io utilizzai come strumento di realizzazione l'occhio e 4 carrozze, con risultati decisamente buoni. Infatti, in qualsiasi punto della curva, i respingenti interni erano sempre in contrasto.
Ma adesso, per spingermi un po' più in là  con il realismo e per ottenere un effetto di curvatura molto veritiero, ho cercato queste informazioni da voi :lol:
proverò a fare due calcoli con le varie formule e poi vedremo... :wink:
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Torrino
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Re: i raccordi parabolici nelle curve

Messaggio da Torrino »

Occhiometro e...... 668 Vitrains, perchè sono, queste stronze, le più sensibili (uso un eufemismo) alla variazione di inclinazione del binario! :hide:
Comunque, per la mia esperienza e per quello che conta, io inclino il binario in curva di un solo millimetro, ponendo il listellino sotto la rotaia esterna. Certo se uno rappresenta un curvone da linea ad alta velocità  può aumentare questo parametro..... :mrgreen:
Ho finalmente scoperto come ci si firma!!!!
Ciao, Fabrizio Ferretti.
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