216 BADONI
Inviato: domenica 24 giugno 2018, 14:20
Apro questo filetto anche se non è un'elaborazione, ma una cosa che è nata da zero.
Parlando del più e del meno con l'amico Alex84, emerse che ci sarebbe piaciuto avere un 216, magari proprio quello che faceva servizio a Genova sulla ormai dismessa linea di Campi e negli altrettanto dismessi scali merce di Genova Bolzaneto e Genova Rivarolo.
L'idea iniziale era quella di sfruttare un paio di casse in resina del 216 prodotto tempo fa da Keyser in metallo bianco e costruirgli attorno tutto il mancante in plasticard. Da un po' di tempo ho preso la mano con la progettazione in 3D e dopo qualche pezzo disegnato, mi sono lasciato prendere la mano ed ho progettato in 3D l'intero modello. Alessio predilige l'epoca IV, io sono un epocaterzista, quindi il progetto prevede entrambe le varianti. I telai progettati sono due, uno per accogliere l'economico e facilmente reperibile carrello motore CPV ( vedi SAFER ), l'altro per accogliere il prestante a più difficoltoso da reperire carrello motore Black Beetle.
Le versioni di Epoca III e IV si differenziano principalmente dal cofano dove sull'epoca III troviamo tre portelloni su ciascun lato mentre in epoca IV ciascun portellone è stato diviso in due ante, per consentirne l'apertura nello spazio limitato dai corrimano laterali aggiunti sui praticabili. I praticabili sull'Epoca IV sono più larghi. Sul cofano in Epoca IV troviamo anche uno sfogatoio.
I panconi sono stati progettati in tipi diversi, generati dalle combinazioni per accogliere corrimani di Ep. III e IV, per accogliere il gancio NEM o realistico a tenditore, e versione anteriore e posteriore. In cabina è presente la riproduzione del banco di manovra, intero per la versione con Black Beetle, "mutilato" per la versione con CPV. I ganci non hanno timone di allontanamento.
Le boccole sono state il pezzo che ha richiesto maggior tempo di progettazione: nelle mie intenzioni l'ho disegnate con le molle realmente "trasparenti, poi la realtà dei fatti ( possibilità di stampa ) ha ridimensionato un po' le mie velleità, ma sono comunque uscite belle dalla stampa. I vetri dei finestrini saranno tagliati al plotter e saranno applicati uno ad uno. Il modello sarà completato da una nutrita serie di pezzi fotoincisi, quali il radiatore, la griglia del medesimo, i corrimano, i tergicristalli, il tetto, le targhe, i supporti reggitabella, i loghi ABL, i ganci di officina, i volanti di manovra in cabina.
Sul modello, sotto alla riproduzione dei serbatoi dell'aria compressa, può trovare posto un decoder a sei poli. Il modello non è illuminato, anche perché devo trovare una soluzione per riprodurre i vetri dei fari.
Ho disegnato anche i pezzi che serviranno per la zavorra, differenziata a seconda della motorizzazione.
Questa a grandi linee è la descrizione di questa piccola ma soddisfacente fatica, spero di poter quanto prima iniziare a montare il tutto, ma sicuramente farà prima Alessio, che invito a postare qua le foto dell'avanzamento lavori. Resto a disposizione di chiunque voglia scambiare opinioni, critiche, suggerimenti in merito al modello ed alla tecnica utilizzata per realizzarlo.
Ringrazio molto l'amico Michele Sacco, che mi ha seguito e sopportato durante le fasi di progettazione per scambiare suggerimenti su come fosse meglio fare una cosa e non farne un'altra per ottenere una stampa 3D ottimale dal punto di vista della qualità e dei tempi di stampa. Il modello è stampato a layers con definizione di 25 micron, assolutamente impercettibili al tatto ed appena visibili alla vista sotto lente d'ingrandimento. Quanto di visibile sparirà con la verniciatura, che sarà eseguita a spruzzo. Quella che in foto vedete bianca è la stampata di prova.
Ciao a tutti.
Guido
Parlando del più e del meno con l'amico Alex84, emerse che ci sarebbe piaciuto avere un 216, magari proprio quello che faceva servizio a Genova sulla ormai dismessa linea di Campi e negli altrettanto dismessi scali merce di Genova Bolzaneto e Genova Rivarolo.
L'idea iniziale era quella di sfruttare un paio di casse in resina del 216 prodotto tempo fa da Keyser in metallo bianco e costruirgli attorno tutto il mancante in plasticard. Da un po' di tempo ho preso la mano con la progettazione in 3D e dopo qualche pezzo disegnato, mi sono lasciato prendere la mano ed ho progettato in 3D l'intero modello. Alessio predilige l'epoca IV, io sono un epocaterzista, quindi il progetto prevede entrambe le varianti. I telai progettati sono due, uno per accogliere l'economico e facilmente reperibile carrello motore CPV ( vedi SAFER ), l'altro per accogliere il prestante a più difficoltoso da reperire carrello motore Black Beetle.
Le versioni di Epoca III e IV si differenziano principalmente dal cofano dove sull'epoca III troviamo tre portelloni su ciascun lato mentre in epoca IV ciascun portellone è stato diviso in due ante, per consentirne l'apertura nello spazio limitato dai corrimano laterali aggiunti sui praticabili. I praticabili sull'Epoca IV sono più larghi. Sul cofano in Epoca IV troviamo anche uno sfogatoio.
I panconi sono stati progettati in tipi diversi, generati dalle combinazioni per accogliere corrimani di Ep. III e IV, per accogliere il gancio NEM o realistico a tenditore, e versione anteriore e posteriore. In cabina è presente la riproduzione del banco di manovra, intero per la versione con Black Beetle, "mutilato" per la versione con CPV. I ganci non hanno timone di allontanamento.
Le boccole sono state il pezzo che ha richiesto maggior tempo di progettazione: nelle mie intenzioni l'ho disegnate con le molle realmente "trasparenti, poi la realtà dei fatti ( possibilità di stampa ) ha ridimensionato un po' le mie velleità, ma sono comunque uscite belle dalla stampa. I vetri dei finestrini saranno tagliati al plotter e saranno applicati uno ad uno. Il modello sarà completato da una nutrita serie di pezzi fotoincisi, quali il radiatore, la griglia del medesimo, i corrimano, i tergicristalli, il tetto, le targhe, i supporti reggitabella, i loghi ABL, i ganci di officina, i volanti di manovra in cabina.
Sul modello, sotto alla riproduzione dei serbatoi dell'aria compressa, può trovare posto un decoder a sei poli. Il modello non è illuminato, anche perché devo trovare una soluzione per riprodurre i vetri dei fari.
Ho disegnato anche i pezzi che serviranno per la zavorra, differenziata a seconda della motorizzazione.
Questa a grandi linee è la descrizione di questa piccola ma soddisfacente fatica, spero di poter quanto prima iniziare a montare il tutto, ma sicuramente farà prima Alessio, che invito a postare qua le foto dell'avanzamento lavori. Resto a disposizione di chiunque voglia scambiare opinioni, critiche, suggerimenti in merito al modello ed alla tecnica utilizzata per realizzarlo.
Ringrazio molto l'amico Michele Sacco, che mi ha seguito e sopportato durante le fasi di progettazione per scambiare suggerimenti su come fosse meglio fare una cosa e non farne un'altra per ottenere una stampa 3D ottimale dal punto di vista della qualità e dei tempi di stampa. Il modello è stampato a layers con definizione di 25 micron, assolutamente impercettibili al tatto ed appena visibili alla vista sotto lente d'ingrandimento. Quanto di visibile sparirà con la verniciatura, che sarà eseguita a spruzzo. Quella che in foto vedete bianca è la stampata di prova.
Ciao a tutti.
Guido