Carri L a volontà

[Davide(Vi)]

Caruccio anche questo!

Con quel telaio, poi...

Nel frattempo la mia "ghiacciaia" pian pianino prosegue!

[Alessio Andreacchio]

Ciao Davide,

Grazie per i complimenti!

Aggiungo la foto del progress odierno, con il completamento estetico del portellone (serratura e cerniere) e il montaggio delle balestre (Co. Ri. di recupero)

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Alex

[Alessio Andreacchio]

Procede anche il carro L 1929-33 a cassa in legno, illustrato nelle pagine precedenti.

Il modello ha ricevuto i propri parasala, disegnati con Autocad e stampati su carta adesiva, per poi essere applicati su plasticard da 0,5 mm di spessore e pazientemente intagliati.

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A dispetto di quello che si può pensare, il modello scorre perfettamente come le automobiline della HotWheels

Alex

[Davide(Vi)]

Eh, immagino quanto "pazientemente" tagliati...

Mano ferma e quasi si trattiene anche il respito!



Bel carretto davvero!

[Alessio Andreacchio]

E' servita mano ferma e passate leggere con il cutter per non uscire dai contorni del disegno e incidere irrimediabilmente altre zone che invece devo rimanere integre; il pezzo poi si stacca da solo facendo un minimo di forza.

Grazie per i complimenti!!

Alex

[Alessio Andreacchio]

Buona domenica a tutti,

Nelle pagine precedenti vi avevo illustrato il carro L ex RA della tav. L-V del libro di Leone, fatto in vero legno; purtroppo risulta troppo fragile da maneggiare, per cui ho provveduto a rifarlo con plasticard.
Come consueto ho usato il plasticard rigato da 0,5 mm di spessore e passo righe 1,5 mm per la cassa, plasticard rigato da 1 mm e passo righe 2 mm per il pianale e profili a C da 3,2 mm per i longheroni. I parasala sono autocostruiti, con la stessa metodologia illustrata poco sopra.

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Per appesantire un po' il carro, non essendo più disponibili le zavorre in metallo bianco Co. Ri., ho adottato un sistema un po' empirico, ma comunque efficace che unito ai respingenti e agli assali in metallo, garantisce al modello un peso sufficiente a non farlo deragliare.
La zavorra improvvisata deriva da alcuni avanzi di fotoincisioni in ottone da 0,5 mm, incollate sul plasticard avanzato dalla costruzione del pianale; il complesso ottenuto è stato poi applicato al sottocassa.

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Alex

[Davide(Vi)]

Ehehehe, oppure una bella soluzione sta nel carico!

Ma sta bene anche così.

[Alessio Andreacchio]

Per i carichi dei vari carri ci devo pensare, ma me ne occuperò in seguito.

Questa soluzione va benissimo anche per collaudare la marcia del carro

Alex

[Davide(Vi)]

Ah beh certo, per le mie "littorine" io ormai esaurite le varie zavorre recuperate da mezzi di "demolizione", ho optato per l'acquisto di economici bulloni, da piazzare nei punti giusti (in corrispondenza dei carrelli).

Quando costruirò mezzi più "trasparenti" dovrò far di necessità virtù.

[Alessio Andreacchio]

Puoi eventualmente usare i piombi da pesca (sperando che non abbiano problemi di durata nel tempo); vanno benissimo per i carri chiusi o, come nel tuo caso, le littorine speciali.

Per i pianali o si caricano con qualcosa di pesante oppure bisogna ricorrere ad altri artifici

Alex