Porto Ettore
Inviato: lunedì 1 ottobre 2012, 19:46
Ciao a tutti,
come da titolo, dopo anni di sedimentazioni e metabolizzazioni di varie idee, in questi giorni, con l'aiuto di mio figlio Vittorio (7 anni, ndr), mi sono buttato nella costruzione del plastico.
Forse sara stata la visita al costruendo plastico degli amici fermodellisti di Bologna (da visitare) che ha risvegliato in me la voglia di fare, seppellita dal lavoro e dagli impegni familiari, chissà?
La gestazione è stata lunga ed è passata per una sessantina di varianti progettuali e migliaia di dubbi, per poi definirsi come vedete nell'immagine allegata.
L'idea di fondo è sfruttare i 5 m del box auto (spazio in casa zero, ovviamente) realizzando due scenari distiti, per attutire l'effetto ovale.
La scena principale è una stazione in curva di media importanza, vagamente ispirata a stazioni tipo Vernio o Vasto San Salvo, che si attesta su una linea a doppio binario, e come movimentazione prevede due binari di precedenza, un modesto scalo merci, due tronchini per servizio locale e un fascio smistamento carri; a completamento, ho pensato all'immancabile deposito locomotive e ad un piccolo ricovero per una vaporiera.
Per l'altra scena ho ripescato nei miei ricordi d'infanzia, quando mio padre portava me e mio fratello al molo di Torre del Greco, a vedere i treni sfrecciare lungo la tirrenica, praticamente sugli scogli, respirando quell'odore di mare che ormai è rimasto stampato nella mia mente; quindi l'immagine che vorrei ottenere è una piena linea di quel tipo, a mezza costa sul mare, tipica anche di tratti di adriatica; inoltre non è escluso che, con un andamento un pò più sinuoso, ci si possa avvicinare a paesaggi più liguri.
Per l'epoca di ambientazione, sarei per la V, primi anni '90, con qualche passo indietro negli anni ottanta, giusto pre veder girare ancora qualche 428, anche se devo confessare di avere qualcosa in xmpr...
Veniamo alla parte tecnica.
Funzionamento totalmente digitale.
Armamento prevalentemente Roco line cod. 83, con scambi e inglesi da 10°, compresa qualche autocostruzione con angoli da 7-8° (che posterò); per i fasci tronchi e lo scalo merci probabilmente utilizzerò i peco cod. 75.
Catenaria da autocostruire (in un futuro remoto...).
Per quanto riguarda la struttura, ho fissato il multistrato da 8 mm su listelli 2x4 cm, ricercando una certa leggerezza, perchè avevo pensato di dividere il plastico in tre sezioni, riponendolo al muro quando non utilizzato, ma i tre pannelli flettono troppo e quindi sono orientato verso una soluzione che mi consenta di sollevare tutto l'impalcato a soffitto, pur prevedendo la sezionabilità per eventi futuri; a tal proposito, se qualcuno di voi ha pronto uno schema di carrucole per tirar tutto su con una sola fune, gli sarei molto grato se lo postasse.
Allego qualche bozza del progetto e una foto della prima posa dei binari (ovviamente solo appoggiati, e ancora con alcuni elementi da 15°), che mi è servita per verificare alcune cose importanti del progetto.
A voi la parola.
Grazie,
Ciro
come da titolo, dopo anni di sedimentazioni e metabolizzazioni di varie idee, in questi giorni, con l'aiuto di mio figlio Vittorio (7 anni, ndr), mi sono buttato nella costruzione del plastico.
Forse sara stata la visita al costruendo plastico degli amici fermodellisti di Bologna (da visitare) che ha risvegliato in me la voglia di fare, seppellita dal lavoro e dagli impegni familiari, chissà?
La gestazione è stata lunga ed è passata per una sessantina di varianti progettuali e migliaia di dubbi, per poi definirsi come vedete nell'immagine allegata.
L'idea di fondo è sfruttare i 5 m del box auto (spazio in casa zero, ovviamente) realizzando due scenari distiti, per attutire l'effetto ovale.
La scena principale è una stazione in curva di media importanza, vagamente ispirata a stazioni tipo Vernio o Vasto San Salvo, che si attesta su una linea a doppio binario, e come movimentazione prevede due binari di precedenza, un modesto scalo merci, due tronchini per servizio locale e un fascio smistamento carri; a completamento, ho pensato all'immancabile deposito locomotive e ad un piccolo ricovero per una vaporiera.
Per l'altra scena ho ripescato nei miei ricordi d'infanzia, quando mio padre portava me e mio fratello al molo di Torre del Greco, a vedere i treni sfrecciare lungo la tirrenica, praticamente sugli scogli, respirando quell'odore di mare che ormai è rimasto stampato nella mia mente; quindi l'immagine che vorrei ottenere è una piena linea di quel tipo, a mezza costa sul mare, tipica anche di tratti di adriatica; inoltre non è escluso che, con un andamento un pò più sinuoso, ci si possa avvicinare a paesaggi più liguri.
Per l'epoca di ambientazione, sarei per la V, primi anni '90, con qualche passo indietro negli anni ottanta, giusto pre veder girare ancora qualche 428, anche se devo confessare di avere qualcosa in xmpr...
Veniamo alla parte tecnica.
Funzionamento totalmente digitale.
Armamento prevalentemente Roco line cod. 83, con scambi e inglesi da 10°, compresa qualche autocostruzione con angoli da 7-8° (che posterò); per i fasci tronchi e lo scalo merci probabilmente utilizzerò i peco cod. 75.
Catenaria da autocostruire (in un futuro remoto...).
Per quanto riguarda la struttura, ho fissato il multistrato da 8 mm su listelli 2x4 cm, ricercando una certa leggerezza, perchè avevo pensato di dividere il plastico in tre sezioni, riponendolo al muro quando non utilizzato, ma i tre pannelli flettono troppo e quindi sono orientato verso una soluzione che mi consenta di sollevare tutto l'impalcato a soffitto, pur prevedendo la sezionabilità per eventi futuri; a tal proposito, se qualcuno di voi ha pronto uno schema di carrucole per tirar tutto su con una sola fune, gli sarei molto grato se lo postasse.
Allego qualche bozza del progetto e una foto della prima posa dei binari (ovviamente solo appoggiati, e ancora con alcuni elementi da 15°), che mi è servita per verificare alcune cose importanti del progetto.
A voi la parola.
Grazie,
Ciro