Porto Ettore
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Ciottoli di fiume? ma che ti propone il tuo "spacciatore"?
La WS B1393 è spigolosa come al vero, dimensionata come al vero, e a 20m(/87) di distanza non distingui un sasso dall'altro, come al vero!
Ciao a tutti
Mario
La WS B1393 è spigolosa come al vero, dimensionata come al vero, e a 20m(/87) di distanza non distingui un sasso dall'altro, come al vero!
Ciao a tutti
Mario
lestagionideitreni
Alcune stagioni sembrano non avere mai termine ed accompagnano singoli ed gruppi per tutta la loro esistenza...
La mia stagione dei trenini è iniziata negli anni '60 del secolo scorso con la prima confezione Lima, oggi si parlerebbe di start set, ricevuta quando ero bambino. Non è ancora finita!
Alcune stagioni sembrano non avere mai termine ed accompagnano singoli ed gruppi per tutta la loro esistenza...
La mia stagione dei trenini è iniziata negli anni '60 del secolo scorso con la prima confezione Lima, oggi si parlerebbe di start set, ricevuta quando ero bambino. Non è ancora finita!
- ciruxtrain
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Direi che ora ci siamo.
Sabbia silicea per sabbiature. 3€ x 25 kg... ai voglia a fare plastici...
Fotoconfronto: lettiera per canarini (a sinistra) e nuova soluzione già verniciata color ruggine (a destra).
Che ne pensate?
Ciao,
Ciro
Sabbia silicea per sabbiature. 3€ x 25 kg... ai voglia a fare plastici...
Fotoconfronto: lettiera per canarini (a sinistra) e nuova soluzione già verniciata color ruggine (a destra).
Che ne pensate?
Ciao,
Ciro
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Il risultato è buono, ma io provvederei comunque ad una setacciatura.
Per le prove da me effettuate utilizzai quella per canarini della friskies e la setacciai con un normalissimo scolapasta in acciaio.
Vedrai che il risultato sarà ancora migliore.
Per le prove da me effettuate utilizzai quella per canarini della friskies e la setacciai con un normalissimo scolapasta in acciaio.
Vedrai che il risultato sarà ancora migliore.
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Grazie Giacomo. Proverò anche questa.
Ciao,
Ciro
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Ciro
- ciruxtrain
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Ciao a tutti,
parliamo un po della parte elettrico/elettronica, ri-premettendo che sono abbastanza ignorante in materia. Ho qualche domanda per gli esperti.
Il mio impianto è pensato nel modo seguente:
1. trazione digitale (Multimouse) - indicativamente 20 loco presenti su tracciato, di cui max 3/4 azionate contemporaneamente;
2. comandi deviatoi (circa 40 motori Peco PL10) + retrocontrolli a led (2 per ogni ramo attivo da visualizzare sul pannello di controllo) -> alimentazione in alternata 16V;
3. comandi segnali (circa 15 semafori a due vele rosso/verde) + sezionamenti + retrocontrolli a led (2 led per ogni semaforo) -> alimentazione da tracciato;
4. illuminazione piazzale e scenario a led (numero da definire) -> alimentazione in continua 12V, con uno o più trasformatori.
I miei dubbi sono i seguenti:
- considerando che lo sviluppo totale dei binari è quasi 60 m, è bastevole la sola alimentazione colo Roco 10764 o è necessario un booster tipo Roco 10765?
- possono esserci problemi nel prelevare direttamente dal binario la corrente per i segnali? Ho fatto una prova pratica realizzando il circuito di cui allo schema 1 (col quale associo alla luce rossa il blocco della tratta in prossimità del semaforo) e non ho riscontrato alcuna anomalia;
- per i cablaggi ho intenzione di usare dei cavetti con diametro 0,8 mm. Da un calcolo veloce non mi pare possano verificarsi cadute di tensione (le tratte di cavi più lunghe non dovrebbero superare i 6/7 m). E' corretto?
Pensavo anche all'eventualità di comandare simultaneamente deviatoi e retrocontrolli/segnali/sezionamenti, sfruttando lo stesso microswitch di cui allo schema 2; in questo però caso si avrebbero sempre il segnale verde dalla parte dell'instradamento del deviatoio e il rosso sull'altro ramo. Come potrei forzare il segnale?
Grazie in anticipo per la pazienza che vorrete dedicarmi.
Ciao,
Ciro
parliamo un po della parte elettrico/elettronica, ri-premettendo che sono abbastanza ignorante in materia. Ho qualche domanda per gli esperti.
Il mio impianto è pensato nel modo seguente:
1. trazione digitale (Multimouse) - indicativamente 20 loco presenti su tracciato, di cui max 3/4 azionate contemporaneamente;
2. comandi deviatoi (circa 40 motori Peco PL10) + retrocontrolli a led (2 per ogni ramo attivo da visualizzare sul pannello di controllo) -> alimentazione in alternata 16V;
3. comandi segnali (circa 15 semafori a due vele rosso/verde) + sezionamenti + retrocontrolli a led (2 led per ogni semaforo) -> alimentazione da tracciato;
4. illuminazione piazzale e scenario a led (numero da definire) -> alimentazione in continua 12V, con uno o più trasformatori.
I miei dubbi sono i seguenti:
- considerando che lo sviluppo totale dei binari è quasi 60 m, è bastevole la sola alimentazione colo Roco 10764 o è necessario un booster tipo Roco 10765?
- possono esserci problemi nel prelevare direttamente dal binario la corrente per i segnali? Ho fatto una prova pratica realizzando il circuito di cui allo schema 1 (col quale associo alla luce rossa il blocco della tratta in prossimità del semaforo) e non ho riscontrato alcuna anomalia;
- per i cablaggi ho intenzione di usare dei cavetti con diametro 0,8 mm. Da un calcolo veloce non mi pare possano verificarsi cadute di tensione (le tratte di cavi più lunghe non dovrebbero superare i 6/7 m). E' corretto?
Pensavo anche all'eventualità di comandare simultaneamente deviatoi e retrocontrolli/segnali/sezionamenti, sfruttando lo stesso microswitch di cui allo schema 2; in questo però caso si avrebbero sempre il segnale verde dalla parte dell'instradamento del deviatoio e il rosso sull'altro ramo. Come potrei forzare il segnale?
Grazie in anticipo per la pazienza che vorrete dedicarmi.
Ciao,
Ciro
- Luigi Terzi
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
per sicurezza, potresti distinguere il plastico in due distretti e molto più semplicemnte fare come qui:
http://www.cfb-brescia.org/index_v1.html
magari contattali...
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magari contattali...
Saluti da e656.023.
"Fermodellista integralista nullafacente!"
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- ciruxtrain
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Grazie Luigi. Ottimo spunto, credo proprio che farò così.
E che bella la ferrovia della Val Camonica... ci passo tutti gli anni per andare a fare il Mortirolo in bici...
Ciao,
Ciro
E che bella la ferrovia della Val Camonica... ci passo tutti gli anni per andare a fare il Mortirolo in bici...
Ciao,
Ciro
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Se puo' aiutarti, posso proporti questo schemino preparato per un'altra situazione, ma i principi di cablaggio sono sempre gli stessi.
In linea teorica ovvero se il decoder scambi fornisce sufficiente corrente, un solo indirizzo digitale puo' comandare tutti e quattro i dispostivi elettrici, cablando opportunamente i vari cavetti rossi, verdi e neri.
Rettifica perche' questo schema e' previsto con i ricevitori Lissy e mancano quindi i sezionamenti: ecco lo schema corredato anche di questi
In linea teorica ovvero se il decoder scambi fornisce sufficiente corrente, un solo indirizzo digitale puo' comandare tutti e quattro i dispostivi elettrici, cablando opportunamente i vari cavetti rossi, verdi e neri.
Rettifica perche' questo schema e' previsto con i ricevitori Lissy e mancano quindi i sezionamenti: ecco lo schema corredato anche di questi
Pace e treni
GPC
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- ciruxtrain
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Re: Il mio primo plastico serio (ci proviamo)
Grande Gian Paolo!
E c'è pure la marmotta...
Ne faccio tesoro anche se questo schema presuppone l'impiego di decoder; nel caso volessi evitarli e fare tutto analogico (tranne la marcia dei treni), è comunque plausibile il mio schema "segnale di protezione", di cui sopra?
In realtà con qualche led e qualche interruttore da sistemare in un bel quadro comandi autocostruito, me la caverei con una spesa veramente irrisoria. Chiaramente il tempo che impiegherei sarebbe notevolmente più lungo ma, tutto sommato, non ho affatto fretta; anzi sto divertendomi un mondo ad apprendere pian pianino tutta una serie di argomenti sostanzialmente nuovi per me.
Grazie mille,
Ciro
E c'è pure la marmotta...
Ne faccio tesoro anche se questo schema presuppone l'impiego di decoder; nel caso volessi evitarli e fare tutto analogico (tranne la marcia dei treni), è comunque plausibile il mio schema "segnale di protezione", di cui sopra?
In realtà con qualche led e qualche interruttore da sistemare in un bel quadro comandi autocostruito, me la caverei con una spesa veramente irrisoria. Chiaramente il tempo che impiegherei sarebbe notevolmente più lungo ma, tutto sommato, non ho affatto fretta; anzi sto divertendomi un mondo ad apprendere pian pianino tutta una serie di argomenti sostanzialmente nuovi per me.
Grazie mille,
Ciro