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Partendo dal presupposto che se comincio anche con gli aerei esco di casa io, sono rimasto affascinato dal Comet della De Havilland.
Una specie di bara volante, pare euupre con una estetica davvero molto bella!!

Quel modello è presente nella mia collezione...preso anni fa al Serafico dell' Herpa insieme al Air force One

Bello forte cacchio, per quanto sfigato!
Peraltro molti degli incidenti sono accaduti a Roma!!

Da Roma questo aereo ebbe tre incidenti, il primo incidente l'aereo non riusci a decollare senza gravi conseguenze per gli occupanti. Altri due incidenti dopo essere decollati da Roma hanno avuto sorte peggiore, il primo precipitò presso l'isola d'elba e il secondo nei pressi di Stromboli.

Era una linea da inglesi, comunque molto elegante senza che nessuna superficie ingombrante alterasse il disegno lineare di tutta la macchina. Aveva anche un rumore molto caratteristico, diverso da tutti gli altri aerei a reazione dell'epoca.
Un altro aereo con una linea eccezionale, anche se ad elica era il Costellation, che a terra sembrava u uccello pronto a spiccare il volo. Quando poi lo vedevi volare aveva un'eleganza che nessun altro tipo d'aereo poteva vantare all'epoca.
A.

Beh, l'aereo era il primo jet commmerciale al mondo....
purtroppo i finestrini rettangolari causarono crepe dovute alla "fatica del metallo", un fenomeno allora sconosciuto.
L'indagine che fecero gli inglesi dopo gli incidenti fu una pietra miliare dell'ingegneria aeronautica.
Poi vennero gli americani col 707 ed il Dc8 e per gli inglesi fu la fine.
Considerate che il Nimrod, aereo militare derivato dal Comet, ancora vola, come anche centinaia di 707 (e derivati), e qualche Dc8.

.....per Lorenzo.....sapevo di averlo da qualche parte, ma non lo trovavo. Ecco un bell'articolo sul Comet, tratto da una rivista de ""Le Vie d'Italia" del 1952, prima ancora che succedessero i fattacci che poi ne provocarono il ritiro. Buona lettura.
A.

Interessante la storia di questo velivolo,soprattutto riguardo alle cricche dovute ai finestrini rettangolari. A volte un particolare insignificante può fare la differenza, ma purtroppo a volte prevedere certe cose è davvero difficile.