Affonda la Costa Concordia

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Lorenzo Pallotta
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Lorenzo Pallotta »

E' sempre difficile gettare la croce su un essere umano che ha fatto un gran casino, ma le telefonate le ho sentite pure io e sono a dir poco disarmanti...
Probabilmente ha fatto una bravata convinto al solito di scamparla, gli è andata male e non era affatto preparato per una simile evenienza...
Però, ripeto, sentire come scerca di difendersi è quasi grottesco, quando arriva a dire che sono stati catapultati in mare lui e gli altri al comando fa quasi tenerezza per non dire pena.
Spero per lui che sia davvero così ma personalmente nutro forti dubbi.
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Carlo Ciaccheri
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Carlo Ciaccheri »

Un grosso problema deriva dal fatto che ai comandanti non è consentito essere umani, in particolar modo durante le emergenze.
Questi, secondo me, ha fatto la sua manovra spericolata come altre fatte prima, gli è andata male e si è spaventato: ed il suo atteggiamento pavido ha suggellato la propria pena capitale.

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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Max Finelli »

La penso come Voi, certo che quando una nave nasce "sfigata" le va tutto storto................... dalla bottiglia di Champagne che non si è rotta durante il varo, all'incidente che ha danneggiato la prua alcuni anni fa, se non ricordo male a Palermo (correggetemi se sbaglio). Ci mettiamo un comandante scellerato............... subire l'onta dell'ammutinamento è il minimo.
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corsaroromano
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da corsaroromano »

Carlo mi perdonerà se esprimo il mio pensiero anche se non faccio parte degli addetti ai lavori e chiedo di correggermi se ho informazioni sbagliate.
Premesso che quest'estate ho avuto l'enorme piacere di imbarcarmi sulla Costa Romantica per una settimana ed apprezzare il lavoro enorme che compie ogni giorno l'equipaggio di una nave da crociera; parlo di tutti, dai cabinisti agli animatori. Ho avuto modo di conoscere il comandante della mia nave e non ho subito avvertito il "carisma" del suo ruolo.
Fin da subito ho pensato all'eventualità di un errore umano scusabile, perché gli strumenti a bordo aiutano la navigazione ma se qualcosa va storto e la nave diventa ingovernabile non c'è ecoscandaglio che aiuta........
Ho creduto alla manovra finalizzata ad condurre la nave verso acque meno profonde per evitare l'affondamento e salvare il maggior numero di passeggeri e ho sperato nelle capacità dell'equipaggio.
Oggi, però, ascoltando le comunicazioni tra il comandante e la capitaneria di porto ho capito che il problema era ben altro.
Il comandante di una nave, insieme al secondo, sono gli unici a poter comandare la nave e ciò significa che ogni decisione, in ultima istanza, spetta solo ed esclusivamente a loro; il reato GRAVISSIMO di cui si sono macchiati è quello di aver lasciato la nave senza nessuno in grado di gestire le fasi di abbandono e ciò significa che gli ufficiali , i sottufficiali e subalterni si sono trovati nell'impossibilità di operare secondo le procedure a cui sono stati addestrati.
A mio parere, questo equivale a condannare chiunque si sia trovato sulla nave.
Avrà avuto sicuramente paura, ma non si chiede questo ad un comandante, si chiede di dare degli ordini anche in condizioni difficili e assumersi la responsabilità delle proprie decisioni.
Sul resto dell'equipaggio non c'è nulla da dire, gli sono stati impartiti degli ordini e li hanno eseguiti perché gli ordini non si discutono ma si eseguono.
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Lorenzo Pallotta
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Lorenzo Pallotta »

Si, io capisco la paura, ma capisco anche che non finiscono necessariamente tutti a fare i capitani, ossia tra le discriminanti dovrebbe proprio esserci quella di avere un certo carattere...
Carlo ha citato Calamai, ma anche altri capitani che io ricordi sono persone genericamente temute e rispettate e che sanno il fatto loro.
Senza offesa ma questo sembra proprio uno che è capitato li per caso, uno che alla frase "vuole andare a casa" di De Falco pare proprio voglia rsipondere di si...
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Carlo Ciaccheri
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Carlo Ciaccheri »

Io parlo da marittimo, quindi personale di bordo; un altro conto è parlare da passeggero, cioè cliente pagante, ecc. L'ambiente di bordo, per il marittimo e dal mio punto di vista, ricorda quello militare con situazioni talvolta serie, talvolta da barzelletta sui carabinieri. E' facile incontrare a bordo soggetti cui la mostrina sulle spalle ha dato alla testa: per fortuna, non sono tutti così, ma se ne incontrano. Esistono comandanti (ma anche commissari di bordo, capi servizio, direttori di macchina, eccetera...) la cui autorevolezza è sapientemente mitigata dalla cortesia, altri hanno invece il bisogno fisiologico di sbraitare ordini... talvolta pensiamo che costoro, quando stanno a terra, prendono sberle dalla moglie e quando sono imbarcati sfogano la loro frustrazione. Vi cito un aneddoto non raro: comandante, primo ufficiale di coperta ed allievo ufficiale di coperta. Il comandante dice al primo ufficiale "primo, dica all'allievo di..." in pratica, quel comandante non si abbassa a parlare con l'allievo...
corsaroromano ha scritto:Carlo mi perdonerà se esprimo il mio pensiero (...)

è un tuo diritto e poi, io faccio sì il marittimo, ma non ho il monopolio dei pareri su questa triste vicenda.
corsaroromano ha scritto:(...) Ho avuto modo di conoscere il comandante della mia nave e non ho subito avvertito il "carisma" del suo ruolo.

infatti, il "carisma" lo deve avvertire il marittimo imbarcato... :D
corsaroromano ha scritto:(...) Oggi, però, ascoltando le comunicazioni tra il comandante e la capitaneria di porto (...)
Il comandante di una nave, insieme al secondo (...) ogni decisione, in ultima istanza, spetta solo ed esclusivamente a loro
vero
corsaroromano ha scritto: il reato GRAVISSIMO (...) nave senza nessuno in grado di gestire le fasi di abbandono e ciò significa che gli ufficiali , i sottufficiali e subalterni si sono trovati nell'impossibilità di operare secondo le procedure a cui sono stati addestrati.
beh, il comandante da gli ordini ma il personale, TUTTO, ha i suoi incarichi ben delineati: io stesso so manovrare un M.E.S. (marine evacuation system: è lo scivolo). Non posso azionarlo a mio piacimento ma in caso di emergenza, chissà... comunque, non ci tengo a trovarmi in una situazione del genere.
corsaroromano ha scritto:(...) Avrà avuto sicuramente paura, ma non si chiede questo ad un comandante, si chiede di dare degli ordini anche in condizioni difficili e assumersi la responsabilità delle proprie decisioni.
Infatti, ci si chiede il perché di queste scelte. E' vero che ha deciso di avvicinare la nave all'isola per limitare i danni alle persone? è stato un caso?
corsaroromano ha scritto:(...)Sul resto dell'equipaggio non c'è nulla da dire, gli sono stati impartiti degli ordini e li hanno eseguiti perché gli ordini non si discutono ma si eseguono.
Gli ordini, in particolar modo quelli delle emergenze si rispettano anche per aver salva la propria vita: comunque, sì, vanno eseguiti, punto e basta.

Ribadisco che i nostri pareri derivano sempre da quanto visto e sentito in tv, radio e web e ricordo che i giornalisti ce la mettono tutta per fare informazione ma anche per sbattere il mostro in prima pagina: di primo acchito, il comandante Schettino sembra essersi comportato da emerito imbecille ma qualche voce si è levata in suo favore. Certo, l'amministratore delegato della Costa Crociere lo ha prontamente scaricato, evento questo che non depone a favore di Schettino, ma io aspetterei ancora altre prove concrete prima di crocifiggere quel comandante.

Un'altra prova della pericolosità dei giornalisti: parlano del segnale di emergenza (sette fischi brevi ed uno lungo) come se fosse quello di abbandono nave.
NO: il segnale di emergenza generale vale per tutti i casi (naufragio, incendio, terrorismo, ecc.) e serve a convogliare i passeggeri verso i punti di riunione in modo da allontanarli dall'eventuale zona di pericolo. L'ordine di abbandono nave viene impartito dal comandante via interfono e solo allora si procede all'evacuazione della nave.

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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Fabrizio Borca »

Ciao Carlo, visto che sei marittimo avrei da porti alcune domande per curiosità:

Come è possibile che una nave di quelle dimensioni e con tutta quella gente a bordo sia affidata ad un solo uomo? Lui magari avrà anche sbagliato, ma attorno a lui non c'è nessuno che abbia il potere di controllare il suo operato? Facendo un paragone con il campo ferroviario ho sentito dire che il regolamento è fatto in modo che talune cose debbano essere controllate da più persone prima di renderele effettive. Questa procedura non è applicabile al "mare" se non lo è perchè? Se lui è l'unico ad avere il potere decisionale assoluto, come si lavora durante la navigazione, ovvero quando il capitano riposa o nel caso lui dovesse essere indisposto?
Ti ringrazio anticipatamente per le delucidazioni. Dimenticavo, ovviamente la domanda/riflessione è rivolta a tutti coloro che vogliano intervenire :wink:
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corsaroromano
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da corsaroromano »

Il fatto che l'ordine di abbandono debba essere dato via interfono dal comandante conferma che e' un ordine che spetta solo a lui, ma in questo caso non sarebbe mai stato dato perché il comandante era già in salvo. Chiedo se le procedure prevedano un autorizzazione a calare le scialuppe e a chi spetti rilasciarla. Capisco che ognuno ha un compito durante delle procedure , il problema e' che queste procedure prevedono sempre una decisione in capo ad un soggetto che in questa occasione non era reperibile. Se non ricordo male, solo il secondo ha il potere di contraddire il comandante e assumersi la responsabilità dell'ammutinamento. In ogni momento c'è un ufficiale al comando anche se il comandante non e' al comando.
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Carlo Ciaccheri
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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Carlo Ciaccheri »

Dunque, qui mi fate domande cui posso rispondere solo in parte dato che sono specifiche competenze degli ufficiali di coperta, pertanto potrei facilmente non essere adeguatamente istruito in materia. Sono sì un marittimo, quando mi imbarco mi viene assegnato un preciso ruolo nel drappello di emergenza ma sempre nell'ambito dell'assistenza ai passeggeri; sono in grado di utilizzare alcuni mezzi d'emergenza ma non dal ponte di comando e per mia iniziativa: al massimo, mi è consentito, di mia iniziativa, l'uso dell'estintore in caso di incendio. Provo comunque a rispondere alle vostre domande in base alle mie conoscenze.
Eurostar ha scritto:(...) Come è possibile che una nave di quelle dimensioni e con tutta quella gente a bordo sia affidata ad un solo uomo?
ma chi l'ha detto? il comandante ha la responsabilità civile e penale del natante, è vero, ma altre mansioni sono delegate agli altri ufficiali. Il comando di una nave è un lavoro di squadra in cui il comandante ha l'ultima parola e la supervisione.
Eurostar ha scritto:(...) attorno a lui non c'è nessuno che abbia il potere di controllare il suo operato?
Calma: un comandante di nave non è un imperatore romano con diritto di vita e di morte su equipaggio e passeggeri: innanzitutto deve attenersi alle disposizioni impartite dalla compagnia di navigazione (ad esempio, la rotta di navigazione) ed alle norme giuridiche e marinare vigenti. Indubbiamente ha discrezionalità nell'esercizio dei suoi poteri ma non può fare proprio tutto quello che vuole: anche in caso di personalità dispotiche, stanno molto attenti ad evitare situazioni di contrasto (ammutinamento). Poi, ci sono casi in cui si approfitta del grado (l'equipaggio mangia trenette al pesto ed il comandante spaghetti allo scoglio) ma non sono situazioni da ammutinamento. Che io sappia ed in base alla mia modesta esperienza, il comandante si consulta almeno col primo ufficiale (o col comandante in seconda). Tuttavia, non escludo che il disastro della Costa Concordia sia dovuto ad un eccesso di discrezionalità dei poteri, anzi, ritengo proprio sia accaduto questo.
Eurostar ha scritto:(...) Se lui è l'unico ad avere il potere decisionale assoluto, come si lavora durante la navigazione, ovvero quando il capitano riposa o nel caso lui dovesse essere indisposto?
Io so che quando si naviga c'è una precisa rotta da seguire e relative disposizioni: di notte, ad esempio, a guidare la nave c'è il secondo di coperta coadiuvato da uno o più marinai ed, eventualmente, ufficiali; in caso di meteo avverso, anche di notte, il comandante sta in plancia. Se il comandante riposa ma accade qualche evento avverso, viene immediatamente contattato in cabina, non è un intoccabile per cui il suo riposo è sacro.
corsaroromano ha scritto:Il fatto che l'ordine di abbandono debba essere dato via interfono dal comandante conferma che e' un ordine che spetta solo a lui, ma in questo caso non sarebbe mai stato dato perché il comandante era già in salvo.
Qui entriamo nel merito delle indagini in corso: c'è chi sostiene non sia mai stato dato l'abbandono nave, c'è chi sostiene il contrario... boh...
corsaroromano ha scritto:Chiedo se le procedure prevedano un autorizzazione a calare le scialuppe e a chi spetti rilasciarla.
Quando un comandante ordina l'abbandono nave, ogni membro dell'equipaggio si mette al suo posto previsto dal drappello di emergenza e svolge la sua mansione. In teoria, non è materialmente il comandante ad ammainare le lance (scialuppe), incarico svolto da marinai, secondi e terzi ufficiali.
corsaroromano ha scritto: In ogni momento c'è un ufficiale al comando anche se il comandante non e' al comando.
Esatto.

Mi rendo conto di non aver esaurientemente risposto alle vostre domande, ma io posso rispondere soltanto in base alla mia esperienza: io navigo con Grandi Navi Veloci (ex Grimaldi Genova) e, ad esempio, la figura del comandante in seconda non è assolutamente presente nell'organico di bordo. La Costa Concordia è una nave da crociera, io navigo su navi-traghetto anche se di generose dimensioni come La Superba e La Suprema e, finora, non ho mai assistito a pericolose bravate come quella di cui stiamo parlando.

limitati saluti
Carlo Ciaccheri

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Re: Affonda la Costa Concordia

Messaggio da Fabrizio Borca »

Grazie per le risposte Carlo, più che esaurienti.
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