Plastico Pescara Centrale 1980
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Ciao Emilio, vedo solo ora l'elaborazione della 646.135; complimenti, la macchina ha davvero cambiato aspetto. Tuttavia, mi permetto di suggerirti un paio di cose che esalterebbero il buon lavoro svolto.
1) I mancorrenti gridano vendetta! soprattutto quelli piccoli verticali vicino agli spigoli del frontale. Usa acciaio armonico da 0,3mm per tutti i mancorrenti, tranne per quelli di salita PdM, che vanno da 0,4mm.
2) Le condotte frontali vanno tutte ripassate in nero opaco.
3) Hai dimenticato di applicare sul frontale i reggitabella
4) Devi ripiegare i tergicristalli verso il vetro, così appaiono schiacciati.
5) Sostituisci il REC femmina con un altro decente
6) sistema meglio gli isolatori del pantografo; d'accordo che non hai voluto fissarli alla cassa, ma fai attenzione al loro posizionamento. Inoltre, il corpo degli stessi andrebbe dipinto (in questo caso) in alluminio come il tetto
1) I mancorrenti gridano vendetta! soprattutto quelli piccoli verticali vicino agli spigoli del frontale. Usa acciaio armonico da 0,3mm per tutti i mancorrenti, tranne per quelli di salita PdM, che vanno da 0,4mm.
2) Le condotte frontali vanno tutte ripassate in nero opaco.
3) Hai dimenticato di applicare sul frontale i reggitabella
4) Devi ripiegare i tergicristalli verso il vetro, così appaiono schiacciati.
5) Sostituisci il REC femmina con un altro decente
6) sistema meglio gli isolatori del pantografo; d'accordo che non hai voluto fissarli alla cassa, ma fai attenzione al loro posizionamento. Inoltre, il corpo degli stessi andrebbe dipinto (in questo caso) in alluminio come il tetto
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Il progresso è davvero tale solo quando le scoperte e le invenzioni sono fruibili da parte di tutti.....
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Ciao Franco, molto ben accetti e graditi i tuoi consigli! Ho dimenticato, ma anche un pòo per pigrizia, di descrivere la fase successiva dove ho effettuato altri lavoretti. I mancorrenti sono stati tutti sostituiti con quelli di MDF, ed anche il resto ha avuto un rimaneggiamento molto simile alla tua descrizione. Con l'occasione ho revampizzato anche la E 646 088, ed ora sono tutte e due operative sul plasticoFranco Capotosto ha scritto:Ciao Emilio, vedo solo ora l'elaborazione della 646.135; complimenti, la macchina ha davvero cambiato aspetto. Tuttavia, mi permetto di suggerirti un paio di cose che esalterebbero il buon lavoro svolto.
1) I mancorrenti gridano vendetta! soprattutto quelli piccoli verticali vicino agli spigoli del frontale. Usa acciaio armonico da 0,3mm per tutti i mancorrenti, tranne per quelli di salita PdM, che vanno da 0,4mm.
2) Le condotte frontali vanno tutte ripassate in nero opaco.
3) Hai dimenticato di applicare sul frontale i reggitabella
4) Devi ripiegare i tergicristalli verso il vetro, così appaiono schiacciati.
5) Sostituisci il REC femmina con un altro decente
6) sistema meglio gli isolatori del pantografo; d'accordo che non hai voluto fissarli alla cassa, ma fai attenzione al loro posizionamento. Inoltre, il corpo degli stessi andrebbe dipinto (in questo caso) in alluminio come il tetto
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Il lavoro che presento oggi fu pubblicato molto tempo fa su altro thread, per facilità di lettura e continuità di memoria accorpo tutto qui.
Si tratta della riproduzione del vecchio serbatoio dell'acqua (restaurato ed ancora oggi presente) della vecchia stazione di Pescara Centrale.
Il manufatto originale risale ai tempi della vecchia stazione di Castellamare Adriatico (poi Pescara), quindi è ipotizzabile una datazione approssimativa risalente al 1865.
Veniva direttamente alimentato da una lunga condotta proveniente da una stazione di pompaggio sul fiume Pescara.
Dopo aver rifornito per lunghi anni miriadi di locomotive, comprese quelle in testa alla mitica "Valigia delle Indie" Londra - Brindisi, e successivamente delle grandi 745/746 di Ancona, con l'accantonamento delle ultime macchine a vapore a cavallo degli anni 70, questo simpatico serbatoio restò inutilizzato dal servizio ufficiale cadendo ben presto nell'abbandono totale. Tra il 70 e fino alla chiusura definitiva della vecchia stazione, i locali ubicati a piano terra vennero utilizzati dai manovratori per il deposito e la ricarica dei fanali di coda dei treni che stazionavano nel parco carrozze adiacente. Un altro locale fungeva da cabina di trasformazione Enel che alimentava la torre faro Nord ed i vari fabbricati ferroviari.
Per molti anni, con la loro grande ombra, sono stati un riparo per i viaggiatori in attesa sotto il sole nel terminal bus, accanto alla vecchia stazione, ma dopo un lungo periodo d’abbandono nel 2003 sono tornati in funzione con una destinazione d’uso diversa quindi come centro informativo per i giovani. La struttura fu gestita in comodato gratuito dal Comune e la sistemazione fu commissionata dall’amministrazione comunale di Pescara grazie al sostegno economico di una fondazione locale.
I due serbatoi, ripuliti, mantenuti integri ed immutati, simbolo del legame con il passato, mentre e' cambiata la destinazione dell’edificio che costituisce il raccordo centrale tre i due cilindri di accumulo. Lo stabile e' stato trasformato in un ufficio a due piani, della superficie complessiva di novanta metri quadrati.
Oggi, il serbatoio assieme al corpo centrale del F.V. anch'esso completamente restaurato e sede di un importante associazione scientifica mondiale, ed alla locomotiva 740 351 conservata e monumentata nei pressi, costituiscono le vestigia della vecchia 'centrale'.
Il modello invece risale agli inizi degli anni 90', realizzato in legno di balsa di vari spessori per la parte in muratura, mentre per i due serbatoi cilindrici sono state di aiuto un paio di vecchie confezioni Jouef che presentano una discreta compatibilità con le misure reali. Le tubazioni verticali di carico sono costituite da semplici cannucce verniciate color alluminio, mentre valvole e flange sono delle comunissime rondelle in acciaio.
Porte e finestre sono in cartoncino, le maniglie provengono da ricambi di 100 porte Roco, mentre le scalette con le gabbie anticaduta (MFAL) ed i ballatoi sono interamente autocostruiti. Le ringhiere provengono dal modellismo navale
Il tetto è in balsa e le tegole in cartoncino posate con il solito metodo del "certosino".
All'epoca della costruzione era dipinto di giallo per integrarsi nel contesto di un altro progetto, quindi successivamente ho deciso di adattarlo al progetto attuale, che prevede uno "stato d'uso" piuttosto vissuto, quindi vetusto ma non totalmente degradato come si evince dalle foto dello stato reale prima del restauro.
Si tratta della riproduzione del vecchio serbatoio dell'acqua (restaurato ed ancora oggi presente) della vecchia stazione di Pescara Centrale.
Il manufatto originale risale ai tempi della vecchia stazione di Castellamare Adriatico (poi Pescara), quindi è ipotizzabile una datazione approssimativa risalente al 1865.
Veniva direttamente alimentato da una lunga condotta proveniente da una stazione di pompaggio sul fiume Pescara.
Dopo aver rifornito per lunghi anni miriadi di locomotive, comprese quelle in testa alla mitica "Valigia delle Indie" Londra - Brindisi, e successivamente delle grandi 745/746 di Ancona, con l'accantonamento delle ultime macchine a vapore a cavallo degli anni 70, questo simpatico serbatoio restò inutilizzato dal servizio ufficiale cadendo ben presto nell'abbandono totale. Tra il 70 e fino alla chiusura definitiva della vecchia stazione, i locali ubicati a piano terra vennero utilizzati dai manovratori per il deposito e la ricarica dei fanali di coda dei treni che stazionavano nel parco carrozze adiacente. Un altro locale fungeva da cabina di trasformazione Enel che alimentava la torre faro Nord ed i vari fabbricati ferroviari.
Per molti anni, con la loro grande ombra, sono stati un riparo per i viaggiatori in attesa sotto il sole nel terminal bus, accanto alla vecchia stazione, ma dopo un lungo periodo d’abbandono nel 2003 sono tornati in funzione con una destinazione d’uso diversa quindi come centro informativo per i giovani. La struttura fu gestita in comodato gratuito dal Comune e la sistemazione fu commissionata dall’amministrazione comunale di Pescara grazie al sostegno economico di una fondazione locale.
I due serbatoi, ripuliti, mantenuti integri ed immutati, simbolo del legame con il passato, mentre e' cambiata la destinazione dell’edificio che costituisce il raccordo centrale tre i due cilindri di accumulo. Lo stabile e' stato trasformato in un ufficio a due piani, della superficie complessiva di novanta metri quadrati.
Oggi, il serbatoio assieme al corpo centrale del F.V. anch'esso completamente restaurato e sede di un importante associazione scientifica mondiale, ed alla locomotiva 740 351 conservata e monumentata nei pressi, costituiscono le vestigia della vecchia 'centrale'.
Il modello invece risale agli inizi degli anni 90', realizzato in legno di balsa di vari spessori per la parte in muratura, mentre per i due serbatoi cilindrici sono state di aiuto un paio di vecchie confezioni Jouef che presentano una discreta compatibilità con le misure reali. Le tubazioni verticali di carico sono costituite da semplici cannucce verniciate color alluminio, mentre valvole e flange sono delle comunissime rondelle in acciaio.
Porte e finestre sono in cartoncino, le maniglie provengono da ricambi di 100 porte Roco, mentre le scalette con le gabbie anticaduta (MFAL) ed i ballatoi sono interamente autocostruiti. Le ringhiere provengono dal modellismo navale
Il tetto è in balsa e le tegole in cartoncino posate con il solito metodo del "certosino".
All'epoca della costruzione era dipinto di giallo per integrarsi nel contesto di un altro progetto, quindi successivamente ho deciso di adattarlo al progetto attuale, che prevede uno "stato d'uso" piuttosto vissuto, quindi vetusto ma non totalmente degradato come si evince dalle foto dello stato reale prima del restauro.
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Spettacolo signori!!!
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Bellissimo, solo complimenti!
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Ottima elaborazione Emilio,sul 646 Rivarossi!!Una domanda,dove sei riuscito a reperire le ghiere Lima ex.?Grazie saluti.
Visita la mia pagina facebook "APD Models Laboratorio di Modellismo"
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Si è svolta nella giornata della Festa della Repubblica, nella splendida e rinnovata location del "Museo del Treno" di Montesilvano, accuratamente gestita dagli amici dell'A.C.A.F, la presentazione del magnifico ETR 225 A.V. "Freccia del Vesuvio" di LE MODELS.
Ad illustrare ai numerosi ospiti intervenuti, provenienti anche da fuori Regione, preparatissimi ed efficientissimi rappresentanti della LE MODELS, in particolare l’Ing. Moschetto che ha pazientemente e minuziosamente illustrato nei dettagli il nuovo prodotto, sottolineando le modifiche di stampo effettuate per rendere il modello conforme all’originale, le modifiche tecniche apportate sulla meccanica, sull’elettronica (nuova condotta ad 8 poli) e sul sistema di apertura delle casse che dovrebbe risultare meno “blindato” del precedente.
Sono stati illustrati anche i programmi futuri, con le prossime uscite di E 626 di seconda serie, le nuove Gr. 851, ed un simpatico ETR 1000, giocattolo ma non troppo, in start set ad un prezzo molto competitivo, oltre alla cassa “provvisoria” del nuovo ETR 214.
In chiusura dell’evento, giro di presentazione con arrivo nella Stazione di Fossacesia e foto rito.
Un grazie particolare all’amico Dott. Renzo Gallerati, splendido ospite, David Campione, Gabriele Moschetto, tutti i Soci A.C.A.F che hanno permesso l’allestimento della scenografia, l’Ing. Antonello Lato –Direttore del Museo del Treno e Presidente F.I.M.F., ed a tutto il qualificato pubblico partecipante!
Questo è solo l’inizio, grazie a tutti!
Ad illustrare ai numerosi ospiti intervenuti, provenienti anche da fuori Regione, preparatissimi ed efficientissimi rappresentanti della LE MODELS, in particolare l’Ing. Moschetto che ha pazientemente e minuziosamente illustrato nei dettagli il nuovo prodotto, sottolineando le modifiche di stampo effettuate per rendere il modello conforme all’originale, le modifiche tecniche apportate sulla meccanica, sull’elettronica (nuova condotta ad 8 poli) e sul sistema di apertura delle casse che dovrebbe risultare meno “blindato” del precedente.
Sono stati illustrati anche i programmi futuri, con le prossime uscite di E 626 di seconda serie, le nuove Gr. 851, ed un simpatico ETR 1000, giocattolo ma non troppo, in start set ad un prezzo molto competitivo, oltre alla cassa “provvisoria” del nuovo ETR 214.
In chiusura dell’evento, giro di presentazione con arrivo nella Stazione di Fossacesia e foto rito.
Un grazie particolare all’amico Dott. Renzo Gallerati, splendido ospite, David Campione, Gabriele Moschetto, tutti i Soci A.C.A.F che hanno permesso l’allestimento della scenografia, l’Ing. Antonello Lato –Direttore del Museo del Treno e Presidente F.I.M.F., ed a tutto il qualificato pubblico partecipante!
Questo è solo l’inizio, grazie a tutti!
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Re: Plastico Pescara Centrale 1980
Finalmente grazie ai fondi stanziati dal Ministero dei Trasporti hanno avuto inizio i lavori di sistemazione della radice Nord del vecchio scalo ferroviario di Pescara Centrale. Il cantiere meccanizzato del Compartimento di Ancona, opera giorno e notte per ultimare i lavori entro i termini previsti. Qui alcune macchine operatrici all'opera.
Prima del temporale
PROFILATRICE PLASSER & THEURER SSP203
Modello Franco Lepri
Direzione Compartimentale di Ancona
Residenza Castellammare Adriatico
Assegnazione Tronco Lavori PE C.
RINCALZATRICE PLASSER & THEURER UNIMAT 08-275
Modello Franco Lepri
Direzione Compartimentale di Ancona
Residenza Castellammare Adriatico
Assegnazione Tronco Lavori PE C
Prima del temporale
PROFILATRICE PLASSER & THEURER SSP203
Modello Franco Lepri
Direzione Compartimentale di Ancona
Residenza Castellammare Adriatico
Assegnazione Tronco Lavori PE C.
RINCALZATRICE PLASSER & THEURER UNIMAT 08-275
Modello Franco Lepri
Direzione Compartimentale di Ancona
Residenza Castellammare Adriatico
Assegnazione Tronco Lavori PE C